26/03/2016
Compilato e approvato il progetto preliminare dei lavori di completamento del restauro dei dipinti murali di G. Dottori nella Chiesa di Cappuccini.

Il progetto preliminare dei lavori di completamento del restauro dei dipinti murali di Gerardo Dottori all’interno della Chiesa presso il complesso edilizio I Cappuccini è stato redatto internamente, nello scorso mese di gennaio, dal Responsabile del Servizio Patrimonio e R.U.P. Ing. Andrea Moretti, regolarmente abilitato all’esercizio della professione, per l’importo complessivo di 142.965 euro, di cui 104.740 per lavori a base di gara e 38.225 per somme a disposizione dell’Amministrazione per oneri fiscali e diversi.

 

Dopo la verifica e validazione ai sensi di legge e a cura del nuovo R.U.P., geom. Gianluca Coata, parimenti abilitato all’esercizio della professione, il progetto è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente Veralli Cortesi in data 16 marzo 2016, con atto n. 17.

 

Tale progetto prevede il completamento del restauro dell’intero ciclo pittorico raffigurante “Storie della vita di San Francesco” realizzato sulla parte alta delle pareti della Chiesa dal pittore perugino Gerardo Dottori, commissionatogli da Angelo Cortesi agli inizi del XX secolo e che può essere considerato uno dei primi momenti di sviluppo dell’arte sacra in ambito futurista; prevede anche il restauro della forse più importante opera d’arte del pittore tudertino Andrea Polinori posta sulla parete dietro l’altare e raffigurante “La Madonna posa il Bambino sulle mani del beato Raniero di Borgo e, in gloria, le sante Maddalena e Chiara”, olio su tela, firmato e datato 1620 e, purtroppo, in pessimo stato di conservazione.

L’altra grande tela presente nella Chiesa e raffigurante “Il Martirio di San Bartolomeo” è stata, invece, già restaurata nell’anno 1990.

 

Il progetto prevede, inoltre, il restauro di un’altra pregevole tela, posta nel vano scala della struttura e di autore sconosciuto, raffigurante “Il sacrificio di Isacco” e databile nella prima metà del ‘600, nonché la realizzazione di un nuovo impianto d’illuminazione della Chiesa anche per valorizzare l’importante ciclo pittorico sulla vita di San Francesco e altri interventi di manutenzione ordinaria della Chiesa medesima, con una contestuale campagna di saggi stratigrafici sui rivestimenti delle pareti per sospetta presenza di affreschi o decorazioni di interesse storico.

 

La Chiesa di Cappuccini è un bene culturale che faceva parte del nuovo Convento che Angelo

Cesi, Vescovo di Todi, fece costruire nella seconda metà del ‘500 nell’area indicata nelle cartografie catastali con il toponimo “I Cappuccini”; in precedenza lo stabile era stato un Monastero di monache dell’ordine di San Benedetto, intitolato a Santa Maria Nuova di Pietra Lunga.

 

La Chiesa è stata acquistata all’asta pubblica del 13 settembre 1883 espletata dalla Congregazione di Carità del comune di Todi (Presidente, avv. Paolo Angelini) e come posseduta dall’Opera Pia Consolazione, insieme al Convento, al piazzale avanti la chiesa e al circostante terreno cinto da mura, distinti in mappa con le particelle dalla n. 319 alla n. 324 e con le lettere H (Casa d’abitazione), I (Chiesa), L (Piazzale avanti la Chiesa) di brogliardo del Catasto Gregoriano, da Angelo Cortesi, allora dimorante abitualmente nella sua tenuta di Montenero di Todi, con rogito notarile in data 18 marzo 1884, Rep. Gen. n. 1787 atti notaio Innocenzo Mariani in Todi, per il prezzo di aggiudicazione di Lire sedicimilacinquecento.

L’intero complesso è stato destinato, in vita, da Angelo Cortesi a sua casa d’abitazione o “villetta” e poi lasciato in eredità, mediante testamento olografo, insieme a tutti i suoi beni ed averi, al comune di Todi con il vincolo di erigere in Todi, nella forma voluta dalla legge, un Istituto di beneficenza per inabili al lavoro.

 

E’ importante, intanto, essere riusciti a dotare l’Ente, e senza oneri aggiuntivi, dello strumento tecnico progettuale indispensabile per poter partecipare ai prossimi bandi che saranno emanati dalla Regione Umbria in attuazione degli atti di programmazione 2014-2020 dei fondi comunitari e, in particolare, del FESR, relativi a interventi per i beni culturali e la promozione turistica o di altri bandi pertinenti, al fine di reperire il finanziamento in conto capitale dell’opera e di poter poi procedere alla progettazione a livello definitivo-esecutivo, al co-finanziamento eventualmente necessario e alla concreta realizzazione di tale rilevante intervento conservativo dei beni culturali sopra descritti.

 

Il Presidente Gentili