27/02/2016
Presentata al Comune di Todi la relazione informativa per l’anno 2015

L’Ente Veralli Cortesi ha provveduto ad inoltrare al Comune di Todi, con lettera del Presidente in data 24 febbraio 2016, la relazione informativa sull’azione di governo e amministrativa svolta e sui risultati raggiunti nell’anno 2015, nonché sui programmi e obiettivi definiti per l’anno 2016, come approvata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione e sottoscritta da tutti i componenti dello stesso organo.

Si tratta di un corposo e dettagliato documento suddiviso in 10 paragrafi settoriali, oltre l’introduzione nella quale sono anche riportate le avvenute dimissioni di una componente dell’organo di governo a metà anno, il numero complessivo delle sedute tenute nel corso dell’anno dal C.d.A. (n. 25, di cui 2 deserte), il numero delle deliberazioni approvate dallo stesso organo (n. 80) e il numero delle determinazioni dirigenziali adottate dai due funzionari responsabili dei servizi (n. 272 complessive).

Tra gli obiettivi centrati e i risultati raggiunti nell’anno 2015, i due più importanti sono, in estrema sintesi, i seguenti:

  1. a) il nuovo contratto di appalto di tutti i servizi della Residenza protetta per 75 posti letto, stipulato il 2 luglio all’esito, senza ricorsi, di una complessa procedura di gara europea aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per la durata di 5 anni fino al giugno 2020 e aggiudicata alla coop. sociale Polis di Perugia per il corrispettivo annuo di 1.551.339 euro, oltre IVA, al netto del ribasso di gara offerto, pari a 80.661 euro annui.

Si tratta della produzione ed erogazione del più importante servizio pubblico socio-sanitario residenziale per anziani non autosufficienti esistente nella città di Todi, nella Zona sociale n. 4 della MVT e anche uno dei più grandi dell’Umbria, che oltre a soddisfare i bisogni fondamentali di soggetti particolarmente fragili, comporta anche l’occupazione di un numero consistente di operatori sociali e sanitari, intorno ai 50 compresi i dieci operatori dipendenti e retribuiti dall’Ente, ed effetti positivi indotti sull’economia locale.

  1. b) i nuovi contratti di affitto dei due grandi lotti di terreno agricolo per complessivi 482 ettari, stipulati il 3 novembre dopo l’esperimento d’asta pubblica del 29 luglio e l’avvenuto esercizio del diritto di prelazione da parte dei precedenti conduttori, senza contenzioso e a seguito di una scelta strategicamente indovinata e risultata assolutamente conveniente e premiante.

I due contratti hanno una durata di 6 anni, fino al novembre 2021, per un canone annuo di affitto di complessivi circa 253.000 euro, con maggiori proventi di oltre 72.000 euro l’anno rispetto all’importo posto a base d’asta, grazie unicamente alla concorrenza di mercato in sede di asta, e con la realizzazione di un aumento della rendita di tali terreni pari quasi al doppio di quella ricavata nell’anno 2014 e in quelli precedenti per l’affitto degli stessi terreni e in più dei relativi titoli PAC che, peraltro, risultano aver perso validità con l’entrata in vigore della riforma della Politica Agricola Comune 2014-2020, mentre i nuovi titoli PAC, con tale riforma, risultano essere stati sottratti dalla disponibilità diretta in capo alle pubbliche amministrazioni da parte delle disposizioni nazionali di applicazione delle nuove norme comunitarie.

Nello schema di contratto compreso tra i documenti di gara e poi stipulato conformemente sono, comunque, contenute anche le clausole di tutela possibile dell’Ente pubblico proprietario, nei limiti consentiti dalla nuova normativa di riforma della PAC che risulta non favorire gestioni imprenditoriali da parte delle amministrazioni pubbliche nel settore agricolo.

Tra gli obiettivi e i programmi prioritari dell’Ente per l’anno 2016 delineati nella relazione informativa presentata al comune di Todi ce ne sono alcuni da sottolineare.

Il primo è l’ottenimento del rinnovo dell’Accreditamento istituzionale della Residenza protetta di Cappuccini da parte della Regione Umbria per il triennio dal novembre 2016 al 2019, facendo particolare attenzione, oltre al rispetto degli standard, al miglioramento continuo della qualità del servizio erogato e della soddisfazione degli utenti dello stesso e il conseguente rinnovo dell’accordo contrattuale con l’Azienda USL Umbria 1, di pari durata, per i n. 64 posti letto attualmente convenzionati, ponendoci come obiettivo di puntare al convenzionamento e alla piena utilizzazione di tutti o quasi tutti i 75 posti letto autorizzati definitivamente dalla Regione per questa Residenza protetta pubblica ed ora anche completamente ed uniformemente allestiti anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Questo obiettivo per poter essere realizzato necessita, però, di una politica sanitaria regionale e aziendale che destini la quota delle risorse del fondo sanitario regionale e, ove necessario, anche del fondo regionale per la non autosufficienza prioritariamente alla piena utilizzazione delle strutture residenziali socio-sanitarie pubbliche e vale a dire realizzate, autorizzate all’esercizio dell’attività e gestite direttamente o indirettamente da parte di altri Enti pubblici che, anche se diversi dalle Aziende sanitarie, almeno a nostro avviso, dovrebbero avere come finalità istituzionale quella di erogare servizi pubblici più che servizi di fatto privati per i c.d. solventi in proprio e che punti decisamente a ridurre e azzerare le eventuali liste d’attesa esistenti presso le Aziende USL degli anziani infermi permanenti e con disabilità fisiche, sensoriali o psichiche bisognosi di cure e di assistenza medica, infermieristica e riabilitava non ospedaliera ma, comunque, di livello sanitario quanto meno medio.

Il secondo obiettivo è quello di attuare anche nel 2016 un’attenta ed efficace politica di gestione del patrimonio immobiliare dell’Ente volta ad ottimizzare le rendite dello stesso, oltre a migliorarne i modi di conduzione e tenuta dei terreni agricoli, al fine sia di mantenere i conti in ordine che di curare meglio la coltivazione delle terre e l’assetto idrogeologico e viario del relativo territorio nonché di continuare a cercare di ridurre, nelle forme possibili e meno gravose, l’indebitamento pregresso per investimenti.

Nei programmi 2016 dell’Ente c’è quello di ultimare i nuovi lavori e forniture in opera appaltati ed iniziati nell’anno 2015 e di avviare quanto prima quelli già affidati ma da tempo in attesa della prescritta autorizzazione della competente Soprintendenza, come l’impermeabilizzazione del tetto della Chiesa.

C’è, inoltre, in programma di predisporre ed approvare un progetto preliminare dei lavori di completamento del restauro dei dipinti murali di G. Dottori (Ciclo delle storie della vita di San Francesco) della Chiesa di Cappuccini e di realizzazione di altri interventi di manutenzione delle pareti e impianto di illuminazione e di restauro della tela del Polinori dietro l’altare e di un’altra pregevole tela da posizionare all’interno della Chiesa stessa a mo’ di piccola struttura museale, per cercare di essere quanto prima in condizione di poter cogliere qualche opportunità di finanziamento eventualmente prevista dai documenti di programmazione regionali 2014-2020 dei fondi comunitari e in particolare del FESR e relativi a interventi per i beni culturali e la promozione turistica.

Infine resta fermo, per Veralli Cortesi, l’obiettivo strategico di cogliere l’opportunità data dalla legge regionale n. 25 del novembre 2014 sul riordino delle IPAB, per arrivare alla fusione delle due più importanti Istituzioni pubbliche di assistenza tuderti e alla contestuale trasformazione in un’unica nuova Azienda di Servizi alla Persona (ASP) anche se , con non poca delusione e rammarico, dobbiamo constatare che, nonostante le nostre richieste e sollecitazioni, né la legge di stabilità 2016 né il decreto legge c.d. mille-proroghe appena convertito in legge risultano aver provveduto a ripristinare temporaneamente le agevolazioni fiscali per gli atti di riordino di tali enti già previste dall’art. 4 del decreto legislativo n. 207 del 2001, scadute nel giugno 2008, già ripristinate una volta ma solo per l’anno 2009 dalla relativa legge finanziaria e che sarebbero state applicabili anche in Umbria se la Regione avesse provveduto in quegli anni ad emanare la necessaria legge regionale.

Allo stato attuale riteniamo, comunque, che occorra continuare a lavorare al completamento del lavoro tecnico istruttorio della predisposizione del progetto di fusione tra le due Ipab, di tutta la documentazione necessaria e delle proposte di atti da approvare da parte dei rispettivi Consigli di Amministrazione per gli adempimenti di prima attuazione della legge regionale, anche secondo i nuovi indirizzi del Consiglio comunale dell’aprile 2015, nella speranza che il richiesto ripristino delle agevolazioni fiscali possa comunque trovare migliore attenzione a livello politico e istituzionale ed essere inserito, quanto prima, dal Governo o dal Parlamento in un altro provvedimento legislativo, tanto più ora che la Giunta regionale ha approvato, a fine gennaio scorso, un disegno di legge per il prolungamento dei termini da 90 a 180 giorni (e, quindi, in prima scadenza al 27 aprile 2016) per le decisioni da assumere da parte delle ex Ipab.

Il Presidente Gentili