02/01/2016
Deliberato il bilancio di previsione per l’anno 2016.

Il 31 dicembre 2015 l’Azienda di Servizi alla Persona Veralli Cortesi, con deliberazione del C. di A. n. 80, ha approvato il Bilancio di previsione per l’anno 2016 entro il termine prescritto, riuscendo così ad evitare dal 1° gennaio la gestione provvisoria e le connesse limitazioni all’operatività dell’Ente.

Il bilancio di previsione 2016 approvato rispetta il principio del pareggio finanziario tra entrate e spese di competenza dell’esercizio su un volume delle stesse di oltre 3,9 milioni di euro, aumentato rispetto agli anni precedenti e di cui quasi il 60% relativo alla gestione della Residenza Protetta da 75 posti letto per anziani non autosufficienti.

Il bilancio 2016 presenta un perfetto equilibrio di parte corrente (entrate e uscite ordinarie e straordinarie) e con un margine di parte ordinaria di segno positivo, diversamente dagli esercizi precedenti al 2015 i cui bilanci previsione presentavano una gestione corrente in deficit.

L’Amministrazione di Veralli Cortesi è particolarmente impegnata a tenere i conti in ordine, prestando la necessaria attenzione soprattutto al controllo delle grandi voci di spesa e all’ottimizzazione delle principali voci di entrata, quali quelle derivanti dal patrimonio immobiliare, soprattutto dai terreni agricoli, e quelle derivanti dalle rette private della Residenza Protetta e dalle quote pubbliche di integrazione sanitaria delle stesse.

Il tutto senza trascurare le sia pur modeste possibilità di nuovi investimenti che possono essere attivati senza ricorrere all’indebitamento ed anzi dopo aver assicurato l’esigenza prioritaria di dare copertura finanziaria agli oneri annuali in conto capitale di ammortamento dei mutui pregressi, cercando di destinare utilmente le poche risorse eventualmente disponibili e di perseguire al meglio le proprie finalità istituzionali.

Il bilancio di previsione 2016 presenta un significativo incremento dell’entrata relativa ai proventi ricavati dai nuovi affitti delle terre a seguito dell’importante asta pubblica di metà anno 2015, per effetto sia di stime adeguate dei canoni a base di gara che di una sana concorrenza di mercato in sede di asta e, sull’altro versante, un incremento della spesa relativa al nuovo appalto dei servizi della Residenza Protetta derivante, principalmente, dal fatto di aver dovuto necessariamente adeguare, in sede di calcolo dell’importo a base di gara, il costo orario del lavoro per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale alle nuove tabelle ministeriali pubblicate nel settembre 2013, a fronte, peraltro, di rette ferme alla misura fissata dalla Regione nel febbraio 2009, anche in presenza di costanti aumenti annuali connessi, non fosse altro, alla revisione periodica del prezzo dovuta nei contratti d’appalto di servizi ad esecuzione continuativa.

Nel bilancio 2016 è stata anche stanziata e accantonata una somma importante per cercare di far fronte, ove necessario, agli oneri fiscali connessi al processo di fusione e trasformazione delle due principali IPAB tuderti in un’unica ASP, nel malaugurato caso che non dovesse essere ripristinato o comunque non essere vigente il regime di agevolazione fiscale prevista dalla legge statale in sede di prima applicazione della riforma delle IPAB del 2001 e prorogato fino all’anno 2009, del quale però non è stato possibile beneficiare in quegli anni dalle IPAB umbre per la mancata emanazione della legge regionale attuativa del riordino delle stesse, finalmente approvata a fine novembre 2014 durante la prima legislatura regionale della Presidente Marini.

Tale esigenza e indispensabilità del ripristino delle agevolazioni fiscali era stata peraltro già manifestata ufficialmente e per tempo da parte di Veralli Cortesi nella deliberazione del C. di A. n. 11 del 4 marzo 2015 con la quale aveva espresso l’intento di trasformarsi in ASP e l’indirizzo di proporre ad Etab La Consolazione la fusione delle due IPAB contestualmente alla trasformazione in un’unica ASP, nonché, appunto, l’invito alle Autorità Istituzionali locali e regionali a richiedere al Governo e al Parlamento di ripristinare le agevolazioni fiscali previste dall’art. 4, comma 4 del decreto legislativo n. 207 del 2001, senza peraltro che, ad oggi, tale risultato sia stato raggiunto né in uno dei 999 commi dell’articolo 1 della legge n. 208/2015, legge di stabilità 2016 (salvo sviste), né nel decreto-legge n. 210/2015, cd. milleproroghe, approvato dal Governo ed ora in corso di conversione in legge entro 60 giorni da parte del Parlamento (ultima speranza che rimane).

Il Presidente Gentili confida ancora nel massimo e urgente impegno di tutti i soggetti interessati per una soluzione positiva di questo problema molto serio e che si riesca pertanto a dare alle IPAB umbre, oltre la legge regionale di riordino della stesse, anche un regime fiscale statale agevolato per tali operazioni di riordino, uguale a quello che le ex IPAB hanno potuto godere nelle altre Regioni italiane che hanno legiferato tempestivamente, non fosse altro per una questione di parità di trattamento.

Si tratta di un obiettivo strategico, anche in attuazione delle nuove linee d’indirizzo del Comune di Todi approvate con deliberazione consiliare n. 15 del 20 aprile 2015, sul quale, peraltro, sta già lavorando a livello istruttorio il gruppo di lavoro tecnico appositamente costituito dai due Enti, avvalendosi anche della qualificata consulenza e collaborazione dei competenti Uffici regionali e che vedrà impegnati per le relative decisioni gli organi di governo dei due Enti nel corso dei primi mesi del 2016.

Il Titolo II del bilancio di previsione 2016 relativo ai movimenti di capitali è essenzialmente costituito, in uscita, dal rimborso delle quote di capitale per ca. 229 mila euro delle rate di ammortamento dei mutui contratti in passato per investimenti ed, in entrata, dalla copertura della spesa stessa mediante previsione di risorse finanziarie derivanti da alienazioni o meglio riconversioni di patrimonio disponibile con il relativo valore già capitalizzato negli immobili ristrutturati o ampliati, indispensabili ogni anno per assicurare il prescritto pareggio di tali voci di entrata e uscita.

Tra le priorità e gli obiettivi che si evincono dal citato documento di programmazione economico-finanziaria per il 2016 e che il Presidente Gentili ha sottolineato nella trattazione dell’argomento, c’è anche quello di impostare e realizzare tempestivamente un’altra importante operazione immobiliare consistente nel nuovo affitto di fondi rustici siti nel comune di Todi, frazioni di Pantalla e Pian di San Martino e nei comuni di Collazzone e di Orvieto, per una superficie complessiva di oltre 236 ettari e i cui contratti scadranno il 10 novembre 2016, sempre nell’ottica di ottimizzare i proventi che questa Azienda pubblica ricava dal proprio patrimonio disponibile e che contribuiscono a fronteggiare i costi globali di varia natura dell’importate servizio pubblico socio-sanitario erogato a soggetti in stato di particolare fragilità e bisogno.