07/11/2015
Approvati anche i progetti dei lavori complementari di risanamento del tetto della Chiesa di Cappuccini e di restauro dei dipinti murali del Dottori esistenti al suo interno.

Dopo aver aggiudicato e consegnato all’impresa appaltatrice, il 1° settembre scorso, i lavori di rifacimento della copertura della zona sul retro della chiesa e di sistemazione del locale archivio del piano terra - lotto A di importo complessivo di 166.667 euro, mediante ispezione e relazione in data 6 ottobre del Direttore dei lavori, arch. Cintioli, congiuntamente al R.U.P. geom. Rosati, è stato accertato che il tetto della chiesa risulta totalmente privo di impermeabilizzazione e carente nel sistema di smaltimento delle acque piovane.

 

A seguito di ciò e al fine di non vanificare il restauro, previsto nel lotto B, dei dipinti murali del Dottori esistenti sulla parte alta delle pareti della chiesa che risultano essere stati danneggiati da infiltrazioni d’acque meteoriche proprio dal tetto ed onde evitare il più che probabile spreco di risorse pubbliche, su direttiva del Presidente Gentili, è stato dato incarico di redigere un progetto di opere complementari ai lavori principali in corso, finalizzate al risanamento del manto di copertura della chiesa e degli intonaci esterni della parete sud della stessa, nonché contestualmente di risanamento anche del portale d’ingresso al complesso di Cappuccini che versa da anni in condizioni particolarmente deteriorate.

 

La Chiesa di Cappuccini è un importante bene culturale che faceva parte del nuovo Convento che Angelo Cesi, Vescovo di Todi dal 1566 fino alla sua morte nel 1606, fece costruire nell’area indicata sia nella cartografia storica che in quella catastale appunto con il toponimo “I Cappuccini” (oltre le tante altre opere che quel Vescovo fece costruire o finanziò nella città di Todi, come vari palazzi rinascimentali tra cui il Palazzo Vescovile, il gigantesco affresco del Giudizio Universale nel Duomo, la fonte Cesia ed altro). In precedenza lo stabile era un Monastero di monache dell’ordine di San Benedetto, intitolato a Santa Maria Nuova di Pietra Lunga e i cronisti riportano che nel 1440 dal Monastero, ormai quasi abbandonato, furono tolte delle pietre per risarcire la Porta di Via Piana (attuale Porta Romana). La struttura esistente è stata poi ampliata, nella parte est, negli anni ’60 per aumentarne la capienza di accoglienza, ma si può ancora riconoscere l’impianto originario nella Chiesa e nell’adiacente chiostro interno.

Il Convento era stato assegnato nel 1571 ai frati Cappuccini (imitatori dello stile evangelico di Francesco d’Assisi) che vi restarono fino al 1863 per essere poi acquistato nel 1883 da Angelo Cortesi trasformandolo in sua residenza e che alla sua morte volle che fosse destinato, nelle forme di legge, all’accoglienza di persone inabili al lavoro per infermità naturale o per vecchiaia, che però non avessero parenti, che trovandosi in condizioni di poterli mantenere, vi fossero obbligati per legge.

 

Il Consiglio di Amministrazione con deliberazione n. 60 del 28 ottobre scorso ha approvato il progetto definitivo delle opere complementari per l’impermeabilizzazione del tetto della chiesa e gli altri lavori sopra indicati redatto dall’ Arch. Marco Cintioli dello Studio Stingass Architettura e Ingegneria di Avigliano Umbro (affidataria sin dal dicembre 2010 dell’incarico di progettazione del rifacimento della copertura del retro chiesa che aveva subito un crollo) per l’importo complessivo di 34.997 euro di cui 28.511 per lavori e 6.486 per somme a disposizione dell’amministrazione e ha finanziato la spesa medesima mediante utilizzazione del ribasso offerto nella gara d’appalto dei lavori principali pari a 27.917 euro, con l’autorizzazione della Regione Umbria co-finanziatrice dell’intervento complessivo mediante fondi comunitari e, per la differenza di 7.080 euro, con fondi di bilancio dell’Ente, destinandovi una corrispondente quota dell’avanzo di amministrazione, accertato in sede di approvazione del conto consuntivo 2014 a fine luglio 2015.

A stretto giro è stato consegnato, validato e approvato nella seduta del C.di A. del 6 novembre, con atto n. 63, anche il progetto definitivo-esecutivo dei lavori di restauro dei dipinti murali all’interno della Chiesa - lotto B, redatto dallo stesso arch. Cintioli, per l’importo complessivo di 43.332 euro, di cui 33.814 per importo lavori a base d’appalto e di 9.518 per somme a disposizione dell’Amministrazione, già finanziato in precedenza con i 150.000 euro di fondi europei assegnati dalla Regione Umbria e con i 60.000 euro stanziati in bilancio dalla nuova amministrazione di Veralli Cortesi, scelta che ha sbloccato un intervento rimasto arenato per lungo tempo e che in sostanza ha fatto partire la definizione delle progettazioni, gli affidamenti dei lavori e l’inizio della concreta realizzazione degli interventi nel rispetto delle regole tecniche e amministrative in materia di lavori pubblici e dei tempi imposti dall’utilizzazione di fondi comunitari.

I dipinti murali sulle pareti interne della chiesa risalgono ai primi anni del ‘900, raffigurano storie della vita di San Francesco e sono stati realizzati dal pittore perugino Gerardo Dottori su incarico conferito da Angelo Cortesi per poter abbellire la piccola chiesa con un ciclo dedicato a San Francesco, forse trovando nella pittura del Dottori, non ancora del tutto futurista, la migliore espressione di questo suo desiderio.

I lavori di restauro delle tempere murali ( tecnica di stesura del colore su intonaco asciutto), nell’attuale intervento, riguardano solo la parte più degradata del ciclo pittorico del Dottori e precisamente le seguenti scene: nella parete di controfacciata “ San Francesco soccorre un mendicante” e “Predica di San Francesco”; nella parete laterale sinistra una decorazione a losanghe cruciformi; nella parete dietro l’altare “La preghiera sul corpo di San Francesco morto”; nella parete laterale destra un’altra decorazione a losanghe cruciformi.

L’Azienda Veralli Cortesi è ora impegnata a procedere tempestivamente, con atti del funzionario responsabile di servizio, dr. Cerquaglia, e coordinamento del R.U.P., agli affidamenti sia delle opere complementari sul tetto della chiesa che del restauro dei dipinti murali al suo interno, per poter così assumere tutti i rimanenti impegni di spesa sul finanziamento comunitario, assegnato dalla Regione Umbria, entro il prescritto termine del 31 dicembre 2015 e raggiungere anche questo obiettivo. La realizzazione concreta dei due interventi resta, comunque, subordinata al rilascio delle autorizzazioni richieste alla competente Soprintendenza, trattandosi di interventi su beni culturali che presentano interesse storico- artistico.