23/03/2015
Liste di attesa per entrare nelle Residenze protette e modifiche al regolamento regionale relativo ad altra tipologia di strutture residenziali.

L’A.P.S.P. Veralli Cortesi di Todi apprende, dalla stampa e non senza perplessità, la notizia che la III Commissione consiliare regionale ha in questi giorni espresso parere favorevole unanime alla proposta di modifiche al Regolamento regionale n. 16 del 2012 sull’autorizzazione al funzionamento dei servizi socio-assistenziali residenziali e semiresidenziali per le persone anziane autosufficienti, modifiche che andrebbero nel senso che tali persone, nei casi in cui vengano accertate condizioni di sopravvenuta non autosufficienza delle stesse, potranno restare nell’inappropriata struttura socio-assistenziale (es. Residenza servita), in attesa d’ingresso in una Residenza protetta per anziani non autosufficienti e cioè in quella appropriata, non più solo 90 giorni ma fino a ben 6 mesi, con presa in carico dalle Aziende USL competenti con un programma di assistenza domiciliare integrata, il tutto in base alla motivazione che il periodo di tempo di 90 giorni risulterebbe troppo stretto in ragione delle liste di attesa per entrare nelle Residenze protette.

In proposito, non essendo stati in alcun modo consultati, riteniamo necessario e doveroso evidenziare che, almeno per quanto riguarda questa Residenza protetta accreditata istituzionalmente per n. 75 posti letto per anziani non autosufficienti, di cui n. 64 contrattualizzati con l’Azienda USL Umbria 1 e n. 11 utilizzati per anziani non autosufficienti solventi in proprio, l’esistenza di una lista di attesa presso l’Azienda USL non dipende dal fatto che i n. 64 posti letto convenzionati con l’AUSL stessa siano costantemente tutti occupati e siano quindi oggettivamente impossibili nuovi ingressi, in quanto le presenze medie degli ultimi 5 anni sui 64 posti letto appunto disponibili e vincolati risultano essere le seguenti:

anno :                       2010     2011     2012     2013     2014  

presenze medie:   62,52     61,04     61,06     59,13     60,95

per una presenza media complessiva nel quinquennio di n. 60,95 e quindi con almeno n. 3 posti letto costantemente non utilizzati. A conferma di ciò, si evidenzia che anche la situazione alla data odierna vede n. 60 posti letto occupati sui 64 convenzionati.

Pertanto, o quello di Veralli Cortesi è un caso isolato e allora occorrerebbe capire perché, dato che tali ingressi non dipendono da sue determinazioni , e soprattutto provvedere alla completa, tempestiva e costante copertura dei posti letto liberi, solo in presenza della quale si può parlare correttamente di liste d’attesa, oppure sarebbe bene verificare attentamente i dati reali e completi delle presenze effettive nelle varie Residenze protette prima di approvare definitivamente una norma che, oltre ad avere comunque un costo a carico del Servizio sanitario, di fatto potrebbe ritardare, se non disincentivare ancora di più la piena utilizzazione dei posti letto delle strutture socio-sanitarie residenziali per gli anziani non autosufficienti, diminuire l’efficacia e la qualità dell’assistenza sanitaria ai soggetti che, a livello territoriale, oggettivamente più ne abbisognano e, nello stesso tempo, creare anche ulteriori problemi ai bilanci degli Enti pubblici titolari di Residenze protette accreditate e convenzionate che, tra l’altro, per mettere a norma ed adeguare le vecchie residenze ai requisiti strutturali e agli standard prescritti, hanno dovuto effettuare negli anni passati consistenti investimenti, anche mediante indebitamento.

In tal senso vogliamo per l’urgenza appellarci informalmente, scusandocene, alla Presidente della Regione per una attenta valutazione di quanto sopra evidenziato ed, in particolare, per la riconduzione delle cd. liste di attesa, in questa tipologia di servizio socio sanitario, al loro vero significato, insieme naturalmente al loro dovuto e necessario contenimento.

Il Presidente Gentili