13/03/2015
Veralli Cortesi propone ufficialmente ad ETAB la fusione e trasformazione in un’unica ASP.

La nuova Amministrazione di Veralli Cortesi, con deliberazione n. 11 del 4 marzo 2015, in corso di pubblicazione all’Albo pretorio online del Comune di Todi, ha ufficialmente proposto all’altra Istituzione tuderte di assistenza La Consolazione Etab di procedere nei prossimi mesi, in sede di attuazione della legge regionale 25 del 2014 sul riordino delle IPAB e come espressamente consentito dalla legge medesima, alla fusione delle due Istituzioni e alla loro trasformazione in un’unica Azienda pubblica di Servizi alla Persona (ASP) con un nuovo Statuto, anche in conformità alle linee di indirizzo -paragrafo 6. Unificazione- approvate dal Consiglio comunale di Todi nell’agosto 2012 e prima ancora nell’ottobre 2010.

Tale atto d’intenti è stato adottato all’unanimità dal nuovo Consiglio di Amministrazione di Veralli Cortesi in considerazione del fatto che proprio il processo di attuazione della legge regionale di riforma costituisce l’occasione utile (e probabilmente l’ultima) per concretizzare un nuovo assetto di questi enti pubblici tuderti, secondo un’ottica di razionalizzazione delle spese e delle strutture pubbliche volta a migliorare l’efficienza e l’economicità organizzativa e gestionale e a realizzare economie di scala che possano consentire un migliore raggiungimento delle finalità istituzionali delle singole ex Ipab, che restano tutte salvaguardate anche con la fusione, ed un potenziamento nonché una migliore integrazione delle attività svolte e dei servizi erogati nella rete dei servizi sociali e socio sanitari sul territorio.

La fusione in un’unica Azienda pubblica di servizi risulta opportuna ed utile anche in base al principio per cui l’Ente e l’organo di governo che decidono il livello di spesa per i servizi e gli interventi da erogare agli utenti è bene che siano gli stessi che determinano l’entità dei proventi patrimoniali che finanziano quella spesa e le misure che possono aumentarli ( o invece ridurli) ed in sostanza in base al sano principio della responsabilità di spesa e di entrata in capo allo stesso soggetto, che è il modo migliore per governare responsabilmente un ente pubblico e per riuscire anche ad evitare eventuali gestioni deficitarie.

La proposta inviata ad Etab La Consolazione è quindi quella di predisporre insieme il progetto di fusione delle due IPAB e della contestuale proposta di trasformazione in un’unica ASP, nonché di un nuovo Statuto e di costituire a tal fine, quanto prima, un gruppo di lavoro misto all’interno delle professionalità attualmente a disposizione, onde poter sottoporre il tutto all’adozione dei rispettivi Consigli di Amministrazione e alla trasmissione degli atti, nei termini di legge, alla Regione che procederà alla loro approvazione definitiva dopo aver acquisito il parere vincolante del Comune di Todi, che peraltro dovrebbe essere scontato attesi gli indirizzi emanati.

La delibera contiene, infine, l’invito alle autorità istituzionali locali e regionali a richiedere al Governo e al Parlamento il ripristino delle agevolazioni fiscali, previste dalla legislazione nazionale di riforma delle IPAB del 2001 e scadute, dopo proroghe, nel giugno 2008, per gli atti di riordino di queste Istituzioni conclusi in sede di prima attuazione della prescritta legge regionale, in assenza della quale il riordino stesso e la trasformazione effettiva degli enti, in precedenza, non era stato possibile.

Da ultimo il Presidente di Veralli Cortesi intende evidenziare che la proposta avanzata di fusione dei due Enti di assistenza tuderti, oltre a realizzare una maggiore economicità ed efficienza gestionale, inciderebbe positivamente anche sui costi della politica di fatto dimezzandoli, nonchè sottolineare il fatto che, mentre in un recente ordine del giorno accolto dal Governo durante il dibattito alla Camere sulla riforma della parte II della Costituzione, si parla addirittura di “fusione di regioni esistenti”, apparirebbe quanto meno singolare che la riforma e il riordino delle IPAB, dopo un secolo e oltre di esistenza, nella nostra Città si realizzasse mantenendo ancora in funzione tre piccoli Enti distinti, con tutto quello che inevitabilmente ne consegue.