14/02/2017
Visita alla tomba di Angelo Cortesi nel Centenario della Sua morte.

In occasione della ricorrenza del centesimo anniversario della morte di Angelo Cortesi, avvenuta il 10 febbraio 1917 in Roma, il Presidente dell’Istituzione pubblica “Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi”, Alfonso Gentili e il Sindaco della Città di Todi, Carlo Rossini, insieme alla Consigliera Chiara Pepi e al dipendente Andrea Schippa, il giorno 14 febbraio si sono recati in visita presso il Cimitero Monumentale del Verano in Roma, a deporre un omaggio floreale in segno di riconoscenza ed osservando un minuto di silenzio, sulla tomba del grande Benefattore di Todi, Angelo Cortesi, posta nella Cappella gentilizia che possedeva nel “Campo Verano”, al riquadro 28 del Pincetto, non ancora ultimata e che ha lasciato in eredità, insieme a tutti i sui beni ed averi, al Comune di Todi, con l’obbligo per l’erede universale di ultimarla il più presto possibile dopo la sua morte e, inoltre, “ rivestendola all’interno tutta di marmo bianco e ponendovi tutti li ritratti in smalto dei miei defunti di mia famiglia che trovansi nella mia abitazione in Roma nonché quelli di Letizia Veralli e mio che farà eguali a quelli già esistenti”, come si legge nel suo testamento olografo del 1902.

La Cappella è stata poi effettivamente ultimata negli anni 1920-1921 dai primi Consigli di Amministrazione dell’Opera Pia Istituto per inabili al lavoro, presieduti, il primo, dal Cav. Paparini Pietro e il secondo dal Rag. Comez Leonardo e poi, a seguito del commissariamento del comune di Todi e di conseguenza delle Opere Pie, dal Commissario prefettizio Cav. Agostinucci Asterio a decorrere dal maggio 1921. L’Opera Pia era stata eretta in ente morale con Decreto Luogotenenziale 9 dicembre 1917 e aveva avuto approvato il suo primo statuto organico con altro decreto del 9 marzo 1919.

La salma di Angelo Cortesi, alla sua morte, era stata provvisoriamente tumulata in un loculo preso in affitto dal Comune di Roma, come pure in un altro loculo era tumulata quella di Letizia Veralli, morta nell’anno 1896. Entrambe le salme, nel dicembre 1921, vennero fatte estumulare dai loculi e fatte trasportare e tumulare nel sotterraneo della Cappella, riunendole così nuovamente per l’eternità nella pace del sepolcro.

Negli ultimi anni sono stati progettati, finanziati ed eseguiti lavori di ristrutturazione della Cappella di famiglia del Fondatore dell’Istituto Veralli Cortesi in base al progetto definitivo redatto dal compianto Arch. Giuseppe Mariotti ed approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente nel marzo 2013 per l’importo complessivo di 50 mila euro, finanziati con fondi di bilancio e a quello esecutivo-cantierabile approvato nell’aprile 2014, con lavori consegnati all’impresa B.M.G. Costruzioni SRL di Todi a metà aprile 2014 ed ultimati a fine luglio dello stesso anno sotto la direzione dell’Arch. Filomena Boscaino e con R.U.P. il dipendente geom. Andrea Schippa.

I lavori sono, sinteticamente, consistiti in opere esterne, quali il risanamento della copertura, la ripulitura, stuccatura e verniciatura idrorepellente del paramento lapideo e il consolidamento dell’architrave e in opere interne, quali il rifacimento dell’intonaco e la tinteggiatura interna, la sostituzione delle vetrate e riverniciatura dell’infisso in ferro e la sistemazione dell’altare, nonché il recupero delle cornici e delle superfici a intonaco in alto, decorate a finto marmo, della controfacciata e dell’abside della Cappella.

La visita di oggi del Presidente dell’Ente e del Sindaco della Città, con la presenza del R.U.P. dei lavori, geom. Schippa e dell’Amministratore unico dell’impresa appaltatrice, geom. Claudio Crisanti, assente giustificata la Direttrice dei lavori, arch. Boscaino, costituisce, di fatto, anche l’inaugurazione dell’opera di recupero realizzata.